Il paese esprime sempre una volontà di cambiamento, e questa è la miglior garanzia dell'immutabilità politica.
Basta non cambiare mai, di modo che il popolo possa continuare a esprimere la sua volontà di cambiamento.
Perciò in Usitalia si era deciso che tutti dovevano assomigliarsi, virtuosi e gangster, modernisti e passatisti, moderati e moderisti.
Decine di facce promettevano, incominciavano, interrompevano, ribadivano le solite cose, dentro e fuori gli schermi, e in quel rutilante scorrere di nulla ogni cittadino trovava le sue ragioni e subito le dimenticava, e gli restava dentro solo l'eco di un disagio rabbioso.
Dal libro "Spiriti" (2000) di Stefano Benni
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